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Ecco qualcuno tra le migliaia di termini la cui spiegazione e pronuncia sono presenti nel Dizion@rio:

@ (si legge e si pronuncia a-tì; qualcuno lo pronuncia at, oppure all’inglese: e-tì; è anche diffusa l’abitudine di chiamarlo chiocciola o chiocciolina) – Negli indirizzi di posta elettronica precede il nome della società con la quale la persona possiede un collegamento a Internet. Pochi sanno che questo simbolo deriva dalla lingua latina, come unione stilizzata delle lettere “a” e “d” che compongono la parola “ad”, che in latino significa “verso, presso”.

Advergame (si pronuncia àdver-ghéim; deriva dalla contrazione dei termini “ADVERtising”, che significa “pubblicità”, e “videoGAME”, cioè “videogioco”) – 1. Giochi per computer nei quali è ampiamente presente la pubblicità di uno o più prodotti commerciali, ad esempio le ultime versioni del gioco “Pro Evolution Soccer”. 2. Finestra pubblicitaria presente in alcune pagine webcliccando sulla quale l’utente può partecipare a un facile e divertente gioco on-line, all’interno del quale viene più volte proposto il marchio di una ditta o un determinato prodotto. Rappresenta una sorta di evoluzione del tradizionale banner, sempre meno gradito dai navigatori di Internet.

ASCII (si pronuncia come si legge; deriva dalle iniziali di “American Standard Code for Information Interchange” che significa “codice americano standard per l’interscambio delle informazioni”) – Sistema di codifica internazionale per la definizione dei caratteri nei computer. Il codice ASCII standard stabilisce come devono essere rappresentati sui computer 128 caratteri fondamentali (lettere maiuscole, lettere minuscole, numeri, segni di punteggiatura, caratteri speciali come le parentesi ecc.), in modo che essi risultino identici su tutti i tipi di elaboratori, in qualunque paese siano costruiti o utilizzati i computer. Esiste poi un codice ASCII esteso comprendente altri 128 caratteri (lettere accentate, caratteri grafici, particolari lettere utilizzate in alcune lingue, ecc.) che è diverso da nazione a nazione. Lo schema ASCII è stato ideato nel 1965 da Robert W. Bermer e approvato nel 1968 dall’ANSI.
[per saperne di più leggi la scheda “I SISTEMI OPERATIVI”]

BitTorrent Bit Torrent (in entrambi i casi si pronuncia bit-tòrrent) – 1. Protocollo (vale a dire l’insieme delle regole) che permette la distribuzione tramite Internet di file di ogni tipo. Si basa su un principio che velocizza la trasmissione e la ricezione: il documento originale viene diviso in tante parti che possono essere scaricate in qualunque ordine, dal momento che verranno poi ricomposte nella giusta sequenza una volta arrivate a destinazione. Il file richiesto non deve, perciò, essere scaricato in modo necessariamente sequenziale, in quanto esiste un piccolo documento di testo che svolge la funzione di indice, con la descrizione di tutti i frammenti in cui è stato diviso l’originale. È proprio questo file che prende il nome di torrent. La velocità di scaricamento è ulteriormente accelerata dal fatto che ogni persona che scarica un file contemporaneamente invia ad altri destinatari le parti del file che ha già ricevuto, in base a un principio detto peer to peer. 2. Programma che consente lo scambio e la condivisione di file su internet attraverso l’omonimo protocollo.

Captcha (si pronuncia càpcia; deriva dalle iniziali di “Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart”, che significa “test pubblico completamente automatico per distinguere computer e umani”) – Sistema destinato a determinare in modo automatico se l’utente che è collegato in quel momento è una persona o un computer. Un tipico esempio è l’immagine distorta di lettere e numeri che si trova al momento dell’iscrizione a servizi on line o community. Paradossalmente, a volte il sistema mette in difficoltà la persona fisica che deve riconoscere i caratteri distorti, mentre computer appositamente progettati riescono comunque a individuarli e riprodurli.

Dummy (si pronuncia dammì) – Persona che si avvicina per la prima volta all’informatica. Originariamente aveva un significato dispregiativo che oggi ha quasi del tutto perso; nei paesi anglosassoni sono frequenti i manuali di informatica destinati ai principianti e perciò contenenti nel loro titolo l’espressione “for dummies” (ad esempio: “Internet for dummies”).

E-book (si pronuncia i-bùk; deriva da “Electronic book”, ossia “libro elettronico”) – 1. Testo elettronico pubblicato in alcuni formati standard, i più diffusi dei quali sono il lit e il pdf, rispettivamente leggibili con i programmi “Microsoft Reader” Adobe Reader. L’e-book viene scaricato (a pagamento, oppure gratuitamente) tramite Internet e può essere letto su computer, palmari o dispositivi specifici, indipendentemente dalla connessione a Internet stessa. Esiste la versione elettronica delle principali opere letterarie di tutti i tempi, mentre alcuni testi vengono pubblicati solo in versione elettronica e non cartacea. Vedi anche Progetto Gutenberg. 2. Dispositivi della grandezza di un libro, che sono in grado di contenere l’equivalente di migliaia di volumi cartacei in versione elettronica; vedi anche e-Ink.

Facebook (si legge féis-buk) – Sito internet che consente di contattare persone di tutto il mondo, scegliendole tra amici e conoscenti (anche quelli che non si vede più da molto tempo) o tra persone con le quali si condividono interessi comuni. È stato creato nel 2004 dallo studente universitario di Harvard, Mark Zuckerberg. Il sito, tra i più visitati al mondo, è raggiungibile all’indirizzo www.facebook.com e richiede una registrazione gratuita, che permette di avere un proprio profilo personale nel quale è possibile caricare testi, immagini, video e con il quale è possibile visualizzare ed eventualmente commentare i dati inseriti dagli altri utenti. Facebook è un sito che fa parte della categoria dei Social Network e offre anche altri servizi tra i quali chat posta elettronica.

GNU (si pronuncia come si legge) – Progetto, ideato nel 1983 dallo statunitense Richard Stallman, per creare un sistema operativo e i relativi programmi open source, vale a dire gratuiti e liberamente modificabili e distribuibili, purché non a scopo di lucro. Il progetto si basa su due licenze: la GNU General Public License (GNU/GPL) sancisce e protegge la diffusione e lo sviluppo del software libero, la GNU FDL (Free Documentation License) riguarda, invece, la documentazione allegata al software.

Hoax (si pronuncia óx; letteralmente significa “scherzo” o “imbroglio”) – Tentativo di ingannare presentando per vero qualcosa di falso o inesistente. In informatica indica, ad esempio, messaggi che invitano a non aprire certe e-mail in quanto conterrebbero virus informatici (in realtà inesistenti) o che diffondono false richieste d’aiuto (un classico è quello del bambino malato terminale), nel contempo invitando a ritrasmettere l’avviso a tutti quelli che conosciamo. In italiano viene in genere definita bufala. In qualche caso può nascondere delle vere e proprie truffe, in particolare quando contiene promesse di facili guadagni o richieste di denaro.
[per saperne di più leggi la scheda “CATENE DI SANT’ANTONIO”]

IAD (la pronuncia corretta è ài-ei-dì, ma spesso lo si sente pronunciare come si legge; deriva dalle iniziali di “Internet Addiction Disorder” che significa “dipendenza patologica da Internet”) – Termine introdotto nella terminologia medica nel 1995 dal dottor Ivan Goldberg per indicare una serie di comportamenti legati all’utilizzo compulsivo (vale a dire incontrollabile) di Internet. Si distinguono fondamentalmente due tipologie di IAD: quella specifica legata alla visita continua ad alcuni siti preferiti per i loro contenuti (ad esempio i siti erotici, quelli dedicati al gioco d’azzardo on line, isiti di aste, le chat, ecc.) e quella generalizzata, nella quale la persona tende a restare collegata a Internet in ogni possibile momento della sua giornata, al limite anche visitando dei siti a caso.

Joke (si pronuncia giòk) – Programma che finge di provocare un danno al computer: ad esempio la cancellazione di dati o il malfunzionamento di qualche componente del PC. Nonostante siano innocui, i programmi joke vengono individuati e cancellati da molti antivirus, in quanto giudicati comunque fonte di fastidio per l’utente.

Keylogger (si pronuncia kì-lóggher) – 1. Programma che si installa sul PC e che registra ciò che avviene sulla macchina: non solo i programmi utilizzati, i siti visitati, ma anche tutti i tasti premuti. In quest’ultimo caso si ha un resoconto completo di tutto ciò che è stato scritto da un utente, password comprese. A seconda del keylogger è possibile che questo invii il resoconto utilizzando Internet e, specificamente, worm trojan2. Apparato hardware che consente di catturare la digitazione che avviene sulla tastiera di un computer.

Lightscribe (si pronuncia làit-scràib; può essere tradotto in “scrittura con la luce”) – Tecnologia di registrazione ottica disponibile con alcuni masterizzatori, che consente di riprodurre un’incisione (detta “etichetta”) direttamente sul lato non registrabile di appositi dischi CD o DVD. Brevettata dalla ditta HP, non ha avuto grande successo, principalmente per il costo piuttosto elevato dei dischi necessari per utilizzare questa tecnologia.

Millennium bug (si pronuncia millènium bàg) – Difetto informatico (bug) che avrebbe potuto manifestarsi nei computer (e nelle apparecchiature da esso controllate) al cambio di data dalla mezzanotte del 31 dicembre 1999 al primo gennaio 2000. Il difetto avrebbe dovuto manifestarsi nei computer che utilizzano due sole cifre per indicare l’anno e che, quindi, avrebbero inteso l’anno 2000 come anno 1900. Allo scoccare della mezzanotte, i bug registrati furono molto inferiori rispetto alle previsioni, anche perché erano state attuate operazioni di prevenzione. Il millenium bug è conosciuto anche come Y2K bug.

Nativo digitale (dall’inglese “digital native”, che si pronuncia dìgital nétiv) – Persona che è nata quando le tecnologie digitali come computer, console per videogiochi, Internet e telefoni cellulari erano già diffuse. Nei paesi economicamente avanzati, quindi, il termine “nativo digitale” indica le nuovissime generazioni, nate a partire dalla fine degli anni Novanta. Secondo alcuni sociologi, i nativi digitali hanno modi di pensare e di socializzare diversi rispetto alle persone cresciute prima della diffusione delle tecnologie digitali, dette immigrati digitali. In particolare, le nuove generazioni tendono a fare più cose contemporaneamente (multitasking) e utilizzano un tipo di apprendimento basato sui collegamenti (ipertestualità, interattività). Il termine è stato coniato dallo scrittore Mark Prensky nel 2001. A volte è sostituito dalla locuzione giovane digitale.

OLED (si pronuncia come si legge; deriva dalle iniziali di “Organic Light-Emitting Diode” che significa “diodo organico a emissione di luce”) – Tecnologia che permette di produrre display a colori sottilissimi e pieghevoli, anche arrotolabili, che richiedono minori quantità di energia rispetto agli schermi LCD. La tecnologia OLED ha grandi vantaggi (bassa tensione di alimentazione, ottimo contrasto, brillantezza dei colori), tuttavia presenta dei limiti. Primo fra tutti il costo ancora elevato, soprattutto considerando il costante ribasso dei prezzi dei display prodotti con le tecnologie LCD o alplasma. In secondo luogo, gli schermi OLED hanno una durata inferiore agli schermi a cristalli liquidi e agli schermi al plasma. Il materiale organico di cui sono composti, infatti, tende a perdere la capacità di emettere luce dopo qualche migliaio di ore di esercizio.

PayPal (si pronuncia pèi-pàl) – Società americana che mette a disposizione un servizio online di pagamento, molto utilizzato nell’e-commerce e, in generale, nelle transazioni economiche che avvengono attraverso Internet. Registrandosi sul sito PayPal, si apre un conto esclusivamente online (che si appoggia a una carta di credito o a un conto corrente), tramite il quale è possibile ricevere o effettuare pagamenti. I pagamenti sono gratuiti, mentre si paga una percentuale per la ricezione e per il prelievo di denaro. La società è stata fondata nel 2000 e ha ottenuto subito un grande successo, al punto che è stata acquistata due anni dopo da eBay, che la utilizza come principale strumento di pagamento per le sue transazioni.

Pixel (si pronuncia come si legge; deriva da “Picture Element”) – 1. Unità di misura delle immagini digitali. Viene utilizzata insieme ai suoi multipli, il più importante dei quali è il Megapixel, pari a un milione di pixel. 2. In informatica la si utilizza soprattutto in riferimento ai monitor: lo schermo di un computer è, infatti, suddiviso in punti, ognuno di questi punti si chiama pixel. È un po’ come un mosaico formato da centinaia di migliaia di pezzi. Il numero totale dei pixel visibili determina la risoluzione dello schermo. Ad esempio, uno schermo con risoluzione 800×600 è in grado di visualizzare 480.000 (il prodotto della moltiplicazione 800×600) pixel. Ogni utente può determinare la risoluzione che preferisce tra quelle disponibili per la propria scheda video. Più una risoluzione è elevata più l’immagine è chiara ma anche più piccola. Tra le risoluzioni più utilizzate ci sono la 1024×768 e la 1280×800. Risoluzioni più piccole sono ormai poco utilizzate, mentre quelle superiori sono utilizzate perlopiù con monitor superiori ai 17 pollici. 3. Riferita a una webcam indica (così come nel caso di macchine fotografiche digitali) la risoluzione dell’immagine, per cui più elevato è il numero di pixel, più precisa è la rappresentazione dell’immagine.

Quad core (si pronuncia quàd-cór) – Tipo di processore costituito, in realtà, da quattro processori integrati, in modo da svolgere sino a quattro calcoli contemporaneamente. Processori quadcore sono utilizzati non solo nei computer ma anche in altri dispositivi elettronici, come la scheda grafica.

Rippare Ripping (si pronuncia come si legge) – 1. Trasferimento dei file da un CD o DVD (o altro tipo di supporto) a un hard disk (o a un altro tipo di memoria di massa) utilizzando un metodo di codifica diverso rispetto a quello originale. 2. Il termine è utilizzato anche per indicare l’estrazione di una traccia audio digitale (wav o mp3) che viene registrata da una sorgente digitale (DVD o CD) sull’hard disk del nostro computer. È definito anche grabbing.

Scanner (si pronuncia come si legge) – Dispositivo esterno che permette di immettere nel computer i dati presenti su un supporto cartaceo; disegni, immagini, fotografie, pagine di testo, vengono trasformati in documenti di tipo digitale e perciò compatibili con il computer. Gli scanner di gran lunga più diffusi sono quelli piani, esteriormente simili a delle fotocopiatrici, ma molto meno ingombranti; essi illuminano l’immagine da digitalizzare (che deve essere poggiata sul vetro dello scanner, proprio come in una fotocopiatrice) con una speciale lampada e registrano i colori riflessi durante la lettura con un sensore ottico. Il tipo di sensore ottico più diffuso è il CCD (Charged Coupled Device), mentre più preciso ma più costoso è il PMT (PhotoMultipler Tubes). Esistono anche scanner integrati con stampanti (in questi casi si parla di stampanti multifunzione) e scanner manuali a rullo (poco diffusi) da utilizzare per acquisire piccole immagini o righe di testo. L’operazione è in genere definita “scandire”, “acquisire”, “digitalizzare” o “scannerizzare”.

Typosquatting (si pronuncia tàipo-squòtin) – Registrare domini di siti Internet che richiamano nomi importanti, ma contenenti un piccolo e voluto errore di digitazione. L’obiettivo è quello di catturare i molti utenti internet che sbagliano a digitare il nome corretto e che vengono indirizzati in questo modo in genere su siti di vendite on-line o siti pornografici. In altri casi, l’obiettivo del typosquatting è quello di rivendere a caro prezzo il dominio alla società originale. Ad esempio, digitando www.gooogle.it (con tre “o” invece di due) attualmente si viene indirizzati sul sito di una società che vende prodotti industriali, digitando www.beneton.com (con una “t” invece di due) ci si ritrova in un sito di vendite on line, ecc. Non va confuso con il Cybersquatting.

UPS (si pronuncia u-pì-esse; deriva dalle iniziali di “Uninterruptible Power Supply” che significa “unità di alimentazione ininterrotta”) – Apparecchio in grado di alimentare un PC o altri dispositivi elettrici (per esempio lampade di emergenza) o elettronici (ad esempio monitor dischi fissi esterni) per determinati periodi di tempo (in genere alcuni minuti, ma negli UPS professionali si può arrivare anche a diverse ore) durante una eventuale mancanza temporanea di corrente elettrica, in modo da non perdere i dati ai quali si sta lavorando. Contiene delle batterie ricaricabili che si sostituiscono immediatamente alla linea elettrica qualora questa venga a interrompersi. L’utilizzo di un UPS è consigliabile anche perché protegge da sbalzi di tensione che possono danneggiare irrimediabilmente i componenti elettronici del computer. In italiano è definito gruppo di continuità.

Versione – 1. L’uso continuo dei programmi ne mette in luce piccoli o grandi difetti e permette di individuare possibili miglioramenti apportabili. Per tale motivo nascono in genere successivi aggiornamenti, detti anche versioni (in inglese release) identificati in genere da un numero progressivo diviso da punti decimali: ad esempio 1.02.0, 2.3, ecc. Gli aggiornamenti da una parte mirano a eliminare i quasi inevitabili errori comunque presenti nei programmi, dall’altra aggiungono nuove funzioni utili per l’utente o rese necessarie per adattare il prodotto all’evoluzione tecnologica dell’hardware e del software. A volte, le versioni non rappresentano le evoluzioni di prodotti precedenti, ma indicano delle caratteristiche e una destinazione diversa del software: è il caso, ad esempio, di Windows XP, contemporaneamente messo in commercio nelle versioni “Home Edition” e “Professional”2. In informatica il termine è anche utilizzato con riferimento a dispositivi hardware che rappresentano l’evoluzione di modelli precedenti: ad esempio le diverse versioni 1.0 2.0 e 3.0 della porta di comunicazione USB.

WAP (si pronuncia uàp; deriva dalle iniziali di “Wireless Application Protocol” che significa “protocollo di applicazioni senza filo”) – Protocollo che consente di utilizzare una parte dei servizi Internet tramite un telefono cellulare di tipo GSM o GPRS predisposto per questo tipo di connessione. La velocità di trasmissione dei dati è, però, lenta (non supera in genere i 14.400 Bps), il piccolo schermo dei telefonini rende difficile la lettura e necessariamente brevi i testi che vengono ricevuti, la comunicazione è a volte instabile. Per tutti questi motivi, il WAP ha riscosso uno scarso successo dalla sua introduzione in Italia nel 1999, nonostante la creazione di una successiva versione 2.0 nell’anno 2003.

XML (si pronuncia ics-emme-elle; deriva da “eXtensible Markup Language” che significa “linguaggio a marcatura estensibile) – Linguaggio di marcatura utilizzato principalmente per creare le pagine web, ma non solo. Consente di creare dei rimandi (tag) personalizzati, che permettono di spostarsi rapidamente da una parte del documento a un’altra o da un documento a un altro.

Yahoo (si pronuncia iaù; deriva dalle iniziali di “Yet Another Hierarchical Officious Oracle” che significa “ancora un oracolo ufficiale per classificare gerarchicamente”, ma il nome venne scelto anche perché riferito alla nota esclamazione di gioia) – Società americana che fornisce servizi Internet: il più famoso tra essi è il motore di ricerca, ma la società fornisce anche e-mail, notizie, servizi di instant messagging e altro. Nata nel 1994 dall’idea di due studenti (David Filo e Jerry Yang) che intendevano semplicemente archiviare i link preferiti che trovavano su Internet, è oggi una multinazionale con un fatturato annuo di diversi miliardi di dollari.

Zettabyte (si pronuncia zètta-bàit) – Unità di misura equivalente a mille miliardi di gigabyte.